IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

  Visto l'art. 5, commi 3 e 4 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
  Vista  l'ordinanza di protezione civile n. 3129 del 30 aprile 2001,
recante:   «Disposizioni   per   fronteggiare  lo  stato  d'emergenza
ambientale nel territorio dei comuni di Asti e Cirie»;
  Visto  l'art.  12  dell'ordinanza  di protezione civile n. 3196 del
2002, recante: «Disposizioni urgenti di protezione civile»;
  Viste  le  note  del  30 dicembre  2004,  con le quali i commissari
delegati  sindaci  di Asti e Cirie', nel prendere atto della mancanza
dei  presupposti  per procedere alla proroga dello stato d'emergenza,
hanno,  peraltro,  rappresentato l'esigenza che siano disciplinate le
ulteriori   fasi   realizzative   delle   opere  e  degli  interventi
finalizzati  a  conseguire  il  definitivo  superamento  del contesto
critico in rassegna;
  Ravvisata l'esigenza di disciplinare le ulteriori fasi realizzative
degli   interventi   finalizzati   a  dare  continuita'  alle  azioni
intraprese in regime straordinario;
  Ritenuto,  quindi,  necessario, adottare un'ordinanza di protezione
civile  ex  art.  5,  comma  3,  della legge n. 225 del 1992, con cui
consentire   ai   commissari  delegati  di  procedere  al  definitivo
completamento degli interventi finalizzati al superamento della crisi
ambientale determinatasi nel territorio dei comuni di Asti e Cirie';
  Acquisita  l'intesa della regione Piemonte con nota del 14 febbraio
2005;
  D'intesa   con   il  Ministro  dell'ambiente  e  della  tutela  del
territorio;
  Su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri;

                              Dispone:

                               Art. 1.
  1.  I sindaci di Asti e Cirie' sono confermati, fino al 31 dicembre
2005,  nell'incarico  di commissari delegati per provvedere in regime
ordinario ed in termini d'urgenza all'attuazione ed al completamento,
entro  e  non  oltre il 31 dicembre 2005, di tutte le iniziative gia'
programmate  per  il  superamento  del  contesto  critico  di  cui in
premessa.
  2.  Il  Commissario delegato sindaco di Asti, in particolare, anche
in   collaborazione   con   l'Agenzia  regionale  per  la  protezione
dell'ambiente  - Dipartimento di Asti, assicura il costante controllo
e  monitoraggio dell'inquinamento della falda acquifera nel quartiere
di  S.  Fedele  nel  territorio  comunale,  finalizzate al riutilizzo
dell'area  medesima ed al ripristino di un'idonea qualita' ambientale
della risorsa idrica.